Pubblichiamo il comunicato delle RSA della porto 2000


Comunicato sindacale delle rsa Porto Livorno 2000


Lavoratrici e lavoratori:


Dalla riunione del 1/08/2014 con il segretario Massimo Provinciali
emergono 2 dati certi: il primo è che la privatizzazione della Porto
2000 è a tutti gli effetti espressione della volontà politica
dell'Autorità portuale; il secondo, ancora più eclatante, è che, prima
ancora di ridefinire lo statuto societario e di preparare il bando di
gara, la proprietà ha stabilito che la governance sarà privata e non
pubblica,il che significa che il privato avrà nella futura società il
pieno potere di controllo.
Uno degli striscioni esposti sotto il palazzo Rosciano riportava un
termine che rende bene l'idea della nostra contrarietà,il buon senso;per
buon senso intendiamo l'insieme delle valutazioni e delle distinzioni
tra il logico e l'illogico,tra l'opportuno e l'inopportuno per la messa
in campo delle strategie giuste in funzione degli obiettivi da conseguire.
Ebbene l'Autorità portuale sta avviando il processo di privatizzazione
della Porto 2000 senza alcun buon senso e senza tener conto delle
prerogative sopra citate.
Secondo stime non ufficiali,non "amiche"degli armatori ma non per questo
inattendibili,il valore di vendita della Porto 2000 si aggirerebbe dai
15 ai 18 milioni di euro,ma esiste una questione di fondo,a quelle cifre
nessuno mai comprerebbe un’attività senza banchine e infrastrutture,e
allora che si fa?Si regala a 7 milioni creando i presupposti per forme
speculative di patrimonio pubblico.
Negli altri porti le privatizzazioni sono giunte solo dopo aver concesso
le banchine e aver avviato gli sviluppi infrastrutturali in modo da
valorizzare e patrimonializzare prioritariamente la società
interessate,tutto questo è l'esatto contrario di ciò che verrà fatto da noi.
Gallanti e "company"vorrebbero far credere che a Livorno per il
crocieristico non c'è futuro senza i privati,che una volta arrivati
risolverebbero in un colpo solo tutte le attuali
problematiche,acquisendo facilmente la concessione delle
banchine,realizzando in tempi brevi gli investimenti e accelerando i
passaggi previsti dal piano regolatore,insomma i privati arriverebbero
come una "manna dal cielo" per tutti noi.
La conoscenza della mentalità politico-imprenditoriale del nostro
porto.i cavilli burocratici,le difficoltà per decollocare le imprese
attualmente concessionarie dell'alto fondale e un piano regolatore che
resterà a lungo un mero progetto cartaceo,ci portano a non credere a
questi "films"ed a ritenere in questa fase la privatizzazione della
Porto 2000 un’operazione rischiosa,inutile e inopportuna.
A tutti coloro che continuano a presentarci la privatizzazione come una
"passeggiata"e a stupirsi delle nostre dovute preoccupazioni e delle
nostre iniziative,giudicandole addirittura dannose per l'arrivo dei
potenziali acquirenti(questa cosa ci fa veramente sorridere),rispondiamo
di ripercorrere la storia delle privatizzazioni del nostro paese(
autostrade – energie - telecomunicazioni ) e di constatare gli effetti
conseguenziali sul fronte occupazionale.
Ed è per queste ragioni che la clausola di salvaguardia occupazionale
votata all'unanimità proprio nell'ultimo comitato portuale sarà d'ora in
poi il punto da cui partire.
Quanto prima infatti presenteremo alle controparti le richieste
contenenti i nostri punti fermi,tra i quali il mantenimento del livello
occupazionale e degli accordi aziendali di secondo livello.stagionalità
compresa.
Come qualcuno ci accusa dall'esterno,noi non andremo a difendere i
"privilegiati"della Porto 2000,ma un diritto che in questo paese sta
diventando un optional,ovvero il diritto al lavoro.
L'unità delle lavoratrici e dei lavoratori è in questo momento
indispensabile per poter rivendicare le nostre ragioni sindacali.

Livorno 19/8/14

Le RSA Porto 2000