Perunaltratoscana:

Elezioni regionali: noi siamo all’opposizione


Le persone e le forze politiche, sociali e di movimento che in questi mesi hanno animato la riflessione di PerUnAltraToscana giudicano in maniera molto negativa la mancanza di un’alternativa tra le forze politiche del centrosinistra alla candidatura di Enrico Rossi.

Una candidatura che si pone in netta continuità con le scelte inceneritoriste, di sostegno alle grandi opere e in generale del modello di sviluppo proposto in questi anni in Toscana. Un modello basato sugli interessi delle imprese a discapito di quelli dei lavoratori e delle comunità della toscana. Ci sarebbe stato bisogno di una proposta alternativa, che desse agli elettori toscani la possibilità di scegliere su temi cruciali quali la ripubblicizzazione del’acqua, i rifiuti, il consumo di suolo, i diritti dei migranti, l’intercultura, la democrazia. Invece abbiamo assistito all’ammucchiata sul pd, con una inevitabile subalternità alle logiche del sistema di potere.

Enrico Rossi non sarà quindi il nostro candidato, non potrà essere il candidato dei movimenti e non avrà il nostro voto, così come naturalmente non lo avranno i candidati delle altre formazioni politiche a partire dall’emanazione Toscana del berlusconismo rappresentata da Monica Faenzi.

Abbiamo ragionato in questi mesi di andare oltre il ruolo di “coscienza critica” delle forze politiche che dicevano di non condividere, almeno a parole, le scelte del Partito Democratico presentandoci direttamente sul terreno elettorale.

Le elezioni per noi, però sarebbero state un impegno troppo grande e troppo limitato, contemporaneamente. Troppo grande perché il sistema elettorale antidemocratico messo in piedi in Toscana rendeva molto difficile la presentazione di una lista capace di raccogliere un consenso non residuale a quello dei due poli. Troppo limitato perché il compito di ricostruire un punto di vista progressista di uscita dalla crisi ecologica, economica e sociale richiede un lavoro più lungo di una campagna elettorale.

C’è da ricostruire un punto di vista autonomo dalle politiche neo-liberiste dominanti che sia in grado di ridare un senso alla partecipazione politica per tutti coloro che ancora una volta hanno visto capitolare la sinistra di fronte alla logica del meno peggio.

PerUnAltraToscana non sarà dunque alle elezioni ma sarà invece ben presente nelle tante battaglie che continuano nella società Toscana a partire da quella contro gli inceneritori con il presidio del 20 Febbraio sotto la Regione, a cui aderiamo, e da quella per i diritti di tutti con l’appoggio che daremo nei vari territori alla giornata di sciopero dei migranti del 1 Marzo.