Siete invitati all'incontro:

“IL MOVIMENTO GLBT

E LA

LOTTA PER UNA SOCIETA’ ALTERNATIVA”

 ne parliamo con :

Massimiliano  Piagentini

autore della  tesi 

"Il contributo del movimento GLBT italiano alla costruzione di una società più laica, libertaria e non violenta"

 VENERDI 19 dicembre ALLE 17.30

Via Verdi 151, Livorno

Negli ultimi mesi sono arrivate alla ribalta dei mass-media le provocazioni clerico-fasciste delle “sentinelle di Dio”, mentre in Parlamento politici come Giovanardi, appoggiato dalla destra e dalla Chiesa, stanno continuando la loro crociata contro i diritti rivendicati dal movimento LGBT.  

Anche i governi di centrosinistra in questi anni non hanno voluto promuovere leggi in grado di soddisfare i pur minimi bisogni delle persone LGBT come, per esempio, il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso. 

Non è un caso quindi che l'attuale Ministro del governo Renzi, Angelino Alfano, in questi mesi si stia battendo, in modo ossessivo, contro l’iscrizione delle coppie omosessuali nei registri delle unioni civili. 

Tutto questo mentre continuano le violenze contro gay e lesbiche e i casi di "femminicidio" e violenza contro le donne sono quotidiani.

L’importanza delle lotte antiautoritarie e libertarie del movimento LGBT riteniamo è chiara e quindi non solo deve essere supportato da tutte quelle forze che si battono per cambiare questa società, ma le loro rivendicazioni e critiche al potere patriarcale (eterobbligatorio) devono divenire patrimonio comune di tutt@ noi.

Il patriarcato e con esso l'idea di una sessualità obbligatoriamente etero, al di fuori della quali ci sono solo "devianze" e pratiche "innaturali",  è infatti funzionale ad ogni società, oggi il capitalismo,  basata sullo sfruttamento e l'oppressione di classe, di genere, generazionale, di razza e sessuale.

Ma l'eterosessualità è essa stessa  innaturale in quanto costruzione sociale. Per questo riteniamo che i discorsi sulla sessualità debbano uscire dalla sfera privata ed essere considerati dal punto di vista pubblico e delle istituzioni (famiglia, media, scuola, leggi, ecc) che definiscono e regolano la sessualità.

Ed è la famiglia tradizionale il luogo di privilegiato dove il potere maschile riproduce questi ruoli oppressivi sia dal punto sessuale che economico, dove si relegano le donne alla loro condizione finalizzata alla riproduzione e cura come surrogato ad uno stato sociale che quotidianamente viene smantellato dalle politiche di austerità.

Per questo riteniamo che debba essere la prima istituzione da rimettere in discussione.

La rivendicazione del matrimonio per tutt*, oltre che dare una prima risposta a dei bisogni reali e a regolarizzare condizioni esistenti, può anche essere uno strumento per andare verso questo senso.

Le battaglie per i diritti civili, sociali, economici e sul lavoro si devono quindi intrecciare in quanto l’avanzamento di una corrisponde all’avanzamento dell’altra. 

Noi non crediamo nella liberazione a tappe e gerarchica, prima quella sociale e poi quella di genere e sessuale, ma al contrario riteniamo che senza l'intreccio tra l'una l'altra non si arriverà a nessuna forma di reale cambiamento.

Per questo risulta necessario un soggetto politico e culturale LGBT forte e attivo, indipendente e cosciente di queste forme di interazione in quanto questa è la sola condizione non solo per contrastare le politiche clericofasciste, ma anche per rompere le timidezze e l'arretratezza che sono ancora radicate in ampi settori della sinistra che fa riferimento al Movimento dei lavoratori/trici.

 

Sinistra Anticapitalista Livorno.