Comunicato contro la chiusura dell'INALFA

Un’altra fabbrica che rischia di sparire…. Ora tocca all’Inalfa
Altri cento posti di lavoro che rischiano di sparire, altri lavoratori e lavoratrici che rischiano di rimanere senza lavoro ,si aggiungono alle migliaia di lavoratori rimasti senza lavoro ,in cassaintegrazione o in mobilità.
Approfittando della crisi ,aziende dopo avere fatto profitti per anni sulle spalle dei lavoratori e lavoratrici, cercano in altri paesi condizioni più favorevoli.
Quello che stà succedendo a Livorno non è diverso da quello che succede in tutto il resto dell’Italia, Fiat con il caso Melfi in testa.
Di fronte ha questo attacco che vede padronato e governo insieme contro i lavoratori è incomprensibile la tattica di difendere azienda per azienda, categoria per categoria.
Non è pensabile risolvere questo attacco pensando solo all’intervento delle istituzioni, quello che serve è una mobilitazione che unisca le situazioni ora dell’Inalfa, ieri della Delphi, della Giolfo e Calcagno,..domani della TRW.
Una mobilitazione che partendo dal controllo e dall’occupazione delle strutture e dei macchinari delle aziende si estenda a tutte le situazioni in crisi di fabbrica e non.
Le mobilitazioni in Spagna, Belgio, Grecia parlano di questo
All’Inalfa si può vincere solo se si costruisce una lotta ,che partendo dalla difesa intransigente di questo sito produttivo, sia capace di allargarsi agli altri settori in crisi.
Bisogna unire quello che si vuole tenere diviso, la lotta dei precari della scuola e degli altri precari , con i cassintegrati , con chi ha il posto a rischio, con chi vede attaccato giornalmente il proprio salario e le condizioni di vita e di lavoro.

30 settembre 2010

Sinistra Critica Livorno