| Non ci vuole un sociologo per capire che I
            due orribili episodi di cui Livorno è stata protagonista ed
            al contempo attonita spettatrice hanno una matrice comune:
            il degrado sociale e culturale che sta spegnendo la città di
            Modigliani e Caproni, di Mascagni e Ciampi. Parlo dei
            proiettili alla sede dell Arci di Shangay, noto quartiere
            popolare e "rosso" e della bomba al supermercato di Via
            Garibaldi, altro quartiere popolare e popoloso, di stamane 7
            agosto. In una città corrosa dalla disoccupazione,
            avvelenata dall inquinamento, stordita e sballata da alcool
            e droga in cui la meglio gioventù rimane spesso
            intrappolata, non basta più il mare..Come non bastano di
            certo qualche rotatoria o pista ciclabile in più per
            renderla vivibile e a misura d uomo. È probabile che I due
            episodi verranno strumentalizzati dalla destra perché siamo
            in piena campagna elettorale per le elezioni regionali e
            perchè è sempre più facile, piuttosto che individuare le
            soluzioni, dare la caccia al colpevole...il politico di
            turno, l'immigrato non importa...l'importante è rompere il
            tessuto sociale, istigare all odio e alla violenza, minare l
            integrazione in quella che è nata come una città multietnica
            e tollerante. Caro Virzí mi dispiace per la tua Livorno, non
            è più quella di "Ovosodo" e " La prima cosa bella"; restando
            sempre in tema cinematografico e parafrasando Johnny
            Stecchino somiglia più a Palermo, dove il più grosso
            problema è il "traffico". Con tanta sofferenza ed affetto,
            una cittadina che non ci è nata ma ha scelto questa
            bellissima città. 
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