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Le dichiarazioni del candidato alla Presidenza della Regione Toscana Enrico
Rossi sui termovalorizzatori (inceneritori), sul modello di sviluppo e sullo
stesso tema dei diritti, con l'apertura all'ipotesi di creazione dei Centri
di espulsione per gli immigrati (CIE), confermano la necessità di costruire
un'alternativa politica alle proposta del Partito Democratico e non solo
alla destra Berlusconiana, anche in Toscana.
   Rossi non solo rappresenta la continuità con le politiche portare avanti
dal Presidente Martini sull'ambiente e sulla privatizzazione di beni come
l'acqua, ma fa capire da subito che farà di più e di peggio in quella
direzione e su altri temi come le grandi opere e i diritti sociali.
   Per questo motivo rafforziamo il nostro impegno per una proposta politica
alternativa che dia voce e metta a confronto le tante esperienze di
resistenza dei territori, della società civile e del mondo del lavoro che si
battono per un' Altra Toscana.
   Uno spazio di confronto e di azione comune, che andrà oltre le elezioni,
tra coloro che non accettano compromessi di governo e di potere, che vivono
l'ecologismo come pratica di costruzione di una società migliore e in
generale di tutti quei cittadini che pensano la politica come impegno per il
cambiamento.
   Noi pensiamo che sarebbe utile che queste energie trovassero traduzione
anche in una proposta elettorale per le elezioni regionali e su quella
scadenza abbiamo avanzato una proposta alle forze politiche, sociali e
civiche che hanno fatto opposizione ai governi di centrodestra e
centrosinistra in questi anni sui temi ambientali, a favore dei diritti di
cittadinanza e del lavoro, in difesa dei beni comuni.
   C'è bisogno di una coalizione che, misurandosi con le condizioni imposte da
una legge elettorale antidemocratica, (sbarramento al 4% e notevoli ostacoli
alla presentazione delle liste) non veda la competizione elettorale come
fine delle propria azione, ma metta in campo una reale alternativa a
centrodestra e centrosinistra.
   UNA LISTA ALTERNATIVA in cui si riconoscano le esperienze della migliore
sinistra, dell'ambientalismo e dell'impegno civico-civile nato in questi
anni in Toscana per difendere i beni comuni:che si coagula non su
aprioristici "schieramenti" ma su VALORI E CHIARI PUNTI PROGRAMMATICI.*
   Su questo obiettivo continua il nostro impegno e si rivolge l'ultima
chiamata a quelle forze politiche della sinistra che si dichiarano contrarie
alle scelte avanzate dal candidato Rossi, salvo poi andare verso la strada
dell'accordo di governo.
   A loro chiediamo una rottura con la logica del meno peggio degli ultimi
anni e di schierarsi a sostegno della proposta di creazione di un polo
alternativo di cui si sente grande bisogno per ridare un senso alto a quella
partecipazione politica e a quell'impegno civile che in Toscana mantengono,
fortunatamente, la loro forza.