NO ai CIE né a Pisa né in Toscana

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Tutti i candidati alla Presidenza della Regione Toscana si sono detti favorevoli ad aprire anche in Toscana un CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione per migranti).
Ma cosa sono i CIE? Luoghi dove gli immigrati sprovvisti del permesso di soggiorno, senza che abbiano commesso alcun tipo di reato, vengono detenuti per 6 mesi in condizioni di vita spesso ai limiti della vivibilità umana, al termine dei quali vengono poi espulsi dal paese.
Nelle settimane scorse i giornali hanno elencato le possibili aree dove potranno sorgere i CIE in Toscana, fra di esse vi è la ex-“polveriera” di Barbaricina a Pisa  e nessuno ha per ora mai smentito tale voce. Perciò oggi siamo a denunciare questa possibilità ed a dirci fermamente contrari alla possibilità che una città storicamente accogliente come Pisa possa ospitare un luogo così disumano.
La Faenzi del PdL e Bosi dell’UDC sostengono di volerli aprire in piena attuazione della legge razzista Bossi – Fini, mentre il candidato di centro-“sinistra” Enrico Rossi vuole i CIE “ad alcune condizioni” dicendosi “critico” della Bossi-Fini. Qualcuno dovrebbe però spiegare a Rossi che la competenza regionale in materia sta solo nel definire che nel proprio territorio vi possa essere un CIE o meno, ma una volta “aperte le porte” i centri sono sottoposti alla piena sovranità del Ministero degli Interni (guidato dal leghista Maroni), inoltre i CIE sono finalizzati all’espulsione dei migranti e quindi sono in piena attuazione della Bossi-Fini: chi apre i CIE non può dirsi “critico” della Bossi-Fini perché nei fatti la sta attuando. Sarebbe curioso capire come voteranno al momento dell’apertura dei CIE le forze politiche della “sinistra” come Rifondazione, PdCI e SEL che oggi “a parole” si dicono contrarie.
Sinistra Critica si pone già oggi senza se e senza ma all’opposizione di queste politiche e contro l’apertura dei CIE a Pisa o in qualsiasi altro luogo della Toscana. Lavoriamo invece a favore di una vera politica antirazzista, di accoglienza e per l’autodeterminazione dei migranti, a partire dalla giornata del 1° Marzo, nelle forme più unitarie possibili sul piano sociale, sindacale e politico.

LE NOSTRE VITE VALGONO PIU’ DEI LORO PROFITTI !

Pisa - "polveriera" di Barbaricina - 24 febbraio 2010

Sinistra critica- coordinamenti provinciali di
Pisa e Livorno