Contro la repressione, per la partecipazione popolare, sosteniamo l'esperienza degli orti urbani di via Goito. Massima solidarietà agli inquisiti.




Continua la campagna repressiva da parte del blocco di potere che domina da troppo tempo la nostra città contro chiunque si opponga alle scellerate politiche urbanistica che hanno e stanno caratterizzando il nostro territorio.

Oggi tocca a chi è stato protagonista dell'esperienza degli "Orti Urbani" di via Goito, un progetto che è riuscito a salvare un'importante area dalla cementificazione e dalla rendita, creando un esperienza di partecipazione popolare, di democrazia e di autogestione, fuori da qualsiasi logica di profitti e di lucro.

La cittadinanza che si è riappropriata dei terreni di via Goito ha quindi  ridato vita sociale ad un'area abbandonata ed inutilizzata.

Grandi responsabilità per questo clima di "caccia alle streghe" devono essere addebitate anche alla Giunta comunale del M5S che non ha preso alcuna decisione che andasse  nel senso voluto dai cittadini in modo tale da delegittimare anche dal punto di vista istituzionale eventuali percorsi repressivi. 

Al contrario Nogarin ad oggi non si è minimamente impegnato ad attivare l'unica soluzione possibile e accettabile, cioè la trasformazione della destinazione d'uso urbanistica dell'area.

Ricordiamo che la proprietà privata nella nostra Costituzione non implica alcun diritto a costruire, attività subordinata ad una concessione che il Comune concede in base agli interessi generali della collettività e non di certo di quelli di qualche speculatore.

Come Sinistra Anticapitalista ribadiamo la nostra solidarietà ai compagn* dei Comitati autonomi denunciati, al percorso partecipativo ed autogestionario avviato agli "Orti urbani",  affinché non si conceda un solo cmq di questa area  a qualsiasi forma di attività non funzionale agli interessi della collettività.


18/2/2016


Sinistra Anticapitalista Livorno