Comunicato di Sinistra Critica Livorno

20/3/2012



Il disastro ambientale di Livorno



Nel leggere le pagine della cronaca di Livorno nella stampa cittadina di oggi, che nel suo insieme non è certo in prima linea nella lotta all'inquinamento, si ha l'idea chiara della devastazione ambientale verso cui le amministrazioni comunale e provinciale stanno portando questa città.
Si comincia con l'ammorbamento dell'aria di due intere zone della città ad opera di un'azienda che smaltisce rifiuti industriali pericolosi, la RaRi (raccolta rifiuti industriali srl Livorno) che ha ricevuto Autorizzazione n° 21 del 19/02/01 rilasciata dalla Provincia di Livorno per l´emissione in atmosfera dell´impianto di biofiltrazione, l'Autorizzazione n° 21 del 27/01/05 rilasciata dalla Provincia di Livorno per l´emissione in atmosfera del silos di stoccaggio rifiuti, Autorizzazione del pozzo per usi igienico-assimilati con atto di concessione della Provincia di Livorno n. 008/06 del 28/9/06 rep. 0091 (scadenza 1/7/2011), e per finire Certificato di esclusione dall´obbligo di redazione del progetto di bonifica con atto n° 219 del 15/10/04 Prov. di Livorno con prescrizione di monitoraggio annuale delle acque di falda.
Ovviamente subito dopo l'incidente l'ARPAT si è precipitata a comunicare che non c'era nessun pericolo e che i cittadini potevano dormire sonni tranquilli.
In un altro articolo si legge " a Stagno qualcuno sversa e l'acqua diventa veleno: moria di uccelli acquatici".
Ed infine si apprende da un terzo articolo che l'assessore provinciale Nista si spertica per far accettare dai consiglieri della terza commissione un progetto o di costruzione della terza linea Picchianti o addirittura creare un nuovo termovalorizzatore ( leggasi inceneritore) d'area ( pronto cioè per trattare i rifiuti di tutta la costa toscana).
Non solo le varie amministrazioni hanno portato questa città all'inizio di un disastro ecologico, non solo si continua a sostenere la costruzione di altre bombe ecologiche che ci porteranno ancora più dentro la catastrofe ( rigassificatore, discarica del Limoncino, centrali a biomasse nel porto, mancanza di controlli preventivi sulle acque, mancanza di controlli sulle navi che trasportano rifiuti pericolosi, vedi caso Grimaldi etc) ma si continua progettare nuovo inquinamento facendo della svendita della salute di tutti i cittadini un affare per rimpinguare i profitti di pochi.
Crediamo sia inammissibile continuare ad avvelenare un territorio, le sue acque e la sua aria negando, come si continua a fare, che le conseguenze si riflettono sulla salute dei cittadini. queste conseguenze finora sono drammaticamente chiare: aumento delle incidenze tumorali e delle affezioni respiratorie, oltre al drastico peggioramento della qualità della vita specie di quelli che vivono nelle zone nord della città e cioè, tanto per cambiare, dei ceti meno abbienti.
Riteniamo che su questi temi si debba formare una vera opposizione alle attuali amministrazioni, un'opposizione dal basso perché solo una grande spinta popolare ed una mobilitazione permanente e radicale possono far capire al personale politico che ormai da anni sta portando al disastro ecologico questa città che le cittadine e i cittadini livornesi non sono più disponibili a sacrificare la propria salute e le proprie vite in favore dei profitti delle cricche affaristiche.

Sinistra Critica Livorno