Cooplat i nodi vengono al pettine




I nodi dunque vengono al pettine!
E’ bastato arrivare alla prima scelta importante riguardo un importante servizio pubblico, cioè la gara per l’affidamento del servizio di spazzamento della nostra città, che è venuta subito fuori la natura della giunta pentastellata: nessuno interesse per la qualità del servizio, meno lavoratori, più lavoro per quelli che rimangono e meno salario!
Questa è la filosofia della giunta Nogarin!
Solo quando si devono attaccare i diritti e le condizioni di vita di chi lavora si parla di legalità e mai si parla di quello che è giusto, mai la parola giustizia pervade la politica da Grillo, a Renzi passando per Berlusconi.
L'assessore Gordiani sa benissimo di fare esercizio di ipocrisia  quando afferma di non poter interferire nelle scelte dell'amministrazione AAMPS, perchè la difesa dei posti di lavoro, della dignità dei lavoratori e dell'efficienza di un servizio come quello dell'igiene urbana è una questione principalmente politica.
Per questo riteniamo che l'assessore si deve dimettere insieme all'AD Di Gennaro che si è dimostrato incompetente e succube delle stesse logiche che hanno caratterizzato la precedente amministrazione.
Il bando deve essere ritirato, va mantenuto momentaneamente il vecchio contratto, ma a breve scadenza  il servizio deve essere internalizzato, come giustamente sostenuto nei giorni scorsi dall'Assessore Francesca Martini.

Come Sinistra Anticapitalista sosteniamo  quindi  i lavoratori e le lavoratrici della Cooplat che stanno manifestando contro la giunta Nogarin.
Per questo sosteniamo ogni mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici nella nostra città: dalla CTT Nord, alla Porto 2000, alla Trellborg, all’Eni e, come stanno facendo oggi, gli operai della TRW, riuniti in assemblea permanente dentro la loro fabbrica. Solo da questo protagonismo dei lavoratori e delle lavoratrici possiamo creare le condizioni per una reale alternativa politica al liberismo renziano e al vecchio blocco di potere PD che continua a dominare.
In tutta Italia, non solo a Livorno, sta crescendo la protesta: da Torino alla Sicilia sono decine, se non centinaia, le lotte anche parziali che pervadono il bel paese.
TUTTE QUESTE LOTTE VANNO UNIFICATE, VA’ APERTA UN GRANDE VERTENZA NAZIONALE PER IL LAVORO, CONTRO IL GOVERNO RENZI E LA FILOSOFIA, TANTO CARA A SQUINZI ED ALLA CONFINDUSTRIA, DEL JOBS ACT!
I sindacati, ed in particolare la CGIL dopo l’invasione di Roma del prossimo 25 ottobre, devono dichiarare lo sciopero generale, uno sciopero vero con l’obiettivo dichiarato di cacciare Renzi affinché il costo della crisi non ricada più sulle spalle di chi lavora ma su quelle, ben più grosse, di chi con la crisi vede aumentare i propri profitti.
 
16/10/2014

Sinistra anticapitalista Livorno