15 ottobre : peoples of Europe RISE UP!

(Popoli d'Europa solleviamoci !)


Quello che sta avvenendo in Europa e in Italia è drammatico.

Governo e parlamento eseguono gli ordini ricevuti dalle banche, dalla Confindustria e dalle istituzioni europee: affrontare la crisi capitalistica imponendo un vero massacro sociale delle classi popolari.

La doppia manovra del 6 luglio e del 13 agosto estorce nel giro di 4 anni e in diverse forme 130 miliardi di euro ai lavoratori per trasferirli alle banche, ai padroni e speculatori. Lo fa attraverso l’introduzione e l’aumento dei ticket sanitari, riducendo il valore delle pensioni e aumentando l’età pensionabile, taglieggiando i lavoratori pubblici e abolendo di fatto - con le deroghe aziendali (compresa l’abolizione dell’articolo 18 dello statuto) - i contratti nazionali di lavoro nel privato, con gigantesche riduzioni della spesa pubblica nazionale e degli enti locali, col conseguente tracollo dei servizi e pubblici e con drastici tagli alle agevolazioni fiscali e assistenziali.

Tutto questo per pagare il debito dello stato. Ma è una truffa! Questo debito è nato : dalle massicce riduzioni fiscali elargite alle classi ricche e dalla loro evasione fiscale; dagli enormi finanziamenti dello stato per tenere in piedi le banche private.

Bisogna rifiutarsi di riconoscere e di pagare un debito illegittimo, che non è stato fatto da noi, che serve a garantire le speculazioni dei potentati finanziari.

La manovra produrrà una crisi ancora più grave di sottoconsumo e alimenterà una recessione profonda dell’economia. Devono pagare coloro che non hanno mai pagato: il grande capitale, le banche e le rendite, le nomenklature dei faccendieri e politicanti arricchitesi al loro servizio. Bisogna imporre: una patrimoniale sulle fortune accumulate nel tempo, la nazionalizzazione delle banche; dopo decenni di stangate, una redistribuzione a favore delle classi lavoratrici ,un adeguamento dei salari, un reddito sociale per i senza lavoro, l’istituzione di un salario minimo di garanzia, la distribuzione del lavoro riducendo l’orario, un piano di servizi pubblici e di risanamento ambientale, la drastica riduzione delle spese militari, la rinuncia alle costosissime, inutili e dannose grandi opere come la TAV.

Purtroppo questo attacco alle nostre condizioni di vita è stato anticipato dall’accordo del 28 giugno fra la CONFINDUSTRIA e i sindacati confederali, compresa la CGIL..

A livello Europeo per rispondere a questi attacchi il 15 ottobre è stata indetta una manifestazione Europea, sullo slancio delle mobilitazioni spagnole , greche e dei paesi del Nord Africa.

IL 1 ottobre a Roma c’è tata una grande assemblea nazionale lanciata da un appello in 5 punti scaricabile come il video della assemblea su :

http://sites.google.com/site/appellodobbiamofermarli .

Anche da Livorno compagni e compagne hanno partecipato a questa esperienza.

In Italia la manifestazione si svolgerà a Roma, l’intento è di creare un evento radicale e democratico che sia la risposta determinata al governo Berlusconi e a chi pensa di scaricale sulle nostre spalle la responsabilità della crisi.

Per discutere come costruire una mobilitazione permanente dal basso che coinvolga insieme a lavoratori e lavoratrici tutti i movimenti sociali che sono scesi in campo in questi mesi: dagli studenti alle donne, dai comitati ambientalisti alle associazioni per la difesa dei beni comuni, che sfoci in una enorme manifestazione di massa a Roma il 15 ottobre :

Sabato 8 ottobre alle ore 18 assemblea cittadina in Piazza XX settembre partecipa :

Simone Grisa : Fiom Bergamo ex operaio Same

Di seguito cena e concerto organizzato dal Movimento Studentesco Livornese

Comitato "Dobbiamo fermarli" di Livorno