PER UN 1° MAGGIO DI RIVENDICAZIONE

La Fase storica che stiamo attraversando, la crisi finanziaria ed economica, è una cosa già successa. La crisi è strutturale: il capitalismo entra in crisi e cerca di far pagare i costi ai lavoratori, ai giovani e alle donne colpendo i diritti costruiti in anni di lotte e mobilitazioni
In questi momenti storici i diritti del lavoro vengono colpiti duramente a scapito dei lavoratori:
L’estensione del lavoro precario ed a termine senza diritti; aumentano i cassa integrati che saranno i futuri precari che saranno i futuri disoccupati che si aggiungeranno a quelli già presenti; si diffonde da un lato sempre più paura e divisione tra le persone, xenofobia, razzismo anche attraverso i mezzi di informazione e aumenta dall’altra la repressione; il concetto di ‘diritto al lavoro’ è sempre più strettamente collegato a quello della ‘sopravvivenza’ e quindi si esaspera lo ‘sfruttamento’ ,la ‘ricattabilità del lavoro’(la vicenda MTM lo dimostra)e la visione distorta e ingannevole di ‘flessibilità del lavoro’(il raggiro dell’art. 18 ne è l’ultimo esempio eclatante); allo stesso tempo però imprenditori, capi di governo e banchieri diventano più ricchi e per superare la crisi si guardano bene da non perdere un solo centesimo dei loro profitti, ma piuttosto viene utilizzato sempre denaro pubblico per incentivi alle aziende e ammortizzatori sociali senza creare occupazione e non investendo ormai in tecniche innovative che rispettino anche l’ambiente, aumentando così inutilmente il debito pubblico (che peserà nuovamente sulle nostre tasche attraverso le tasse … quando lavoreremo!), senza parlare dell’utilizzo tfr spostato ormai in tesoreria.
Il capitalismo con periodicità ciclica ci dimostra di non essere in grado di garantire una serie di diritti in particolare quello al lavoro, del quale ne ha comunque distorto i significati più veri. Allo stesso tempo però mette in risalto tutte le sue contraddizioni.
E’ proprio in questi momenti che i lavoratori, attraverso la loro unità in una visione di classe, non solo devono difendere tali diritti, ma rivendicarne un miglioramento, giusto per fare un passo in avanti sia per quanto riguarda condizioni di vita più eque , che rispetto per l’ambiente, in una visione internazionale degna di una società più evoluta per rendere il progresso realmente tale.

Per tutti questi motivi il Comitato di Lotta per il Diritto al Lavoro, che agisce in sinergia con altri coordinamenti nati su tutto il territorio nazionale, ritiene fondamentale unire di nuovo le lotte e scendere in piazza in una giornata densa di significato per le lotte dei lavoratori come quella del 1 Maggio per rivendicare:

REDDITO SOCIALE

BLOCCO DEI LICENZIAMENTI attraverso anche la DIMINUZIONE dell’orario di lavoro

ESTENSIONE DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI senza distinzione alcuna tra i soggetti ESPULSI dalla vita lavorativa

DIFESA DELL’AMBIENTE E DEI BENI COMUNI per dare vita ad un sistema economico legato all'uso di fonti rinnovabili per la salvaguardia dei territori e delle comunità e lo sviluppo di nuove figure professionali

DIRITTI PER I LAVORATORI MIGRANTI che significa diritti per tutti i lavoratori

LA CRISI LA DEVONO PAGARE LE BANCHE E I PADRONI e non i lavoratori

ABOLIZIONE DELLA LEGGE 30 che con l’estensione del lavoro precario provoca situazioni come quella della MTM e molte altre

Invitiamo i lavoratori, i precari, la cittadinanza, i comitati, i soggetti sociali e politici,a partecipare all’assemblea che si terrà il giorno:
MERCOLEDI 14 APRILE presso LA CIRCOSCRIZIONE 4
V.Menasci
per preparare insieme la giornata del 1° maggio.

COMITATO DI LOTTA PER IL LAVOROody>